Abbandonare la cultura del “take, make, waste” (prendi, produci, butta via) va al di là della questione del riciclo. Per passare a un’economia davvero circolare è necessario non solo ripensare i metodi di produzione e di utilizzo delle risorse, ma anche la maniera di allungare il ciclo di vita dei prodotti.
Kering e le sue Maison promuovono un approccio basato sull’economia circolare per ridurre la pressione delle attività del Gruppo sulle risorse naturali. Per garantire una crescita sostenibile oggi è indispensabile far evolvere le pratiche e trasformare i modelli tradizionali intervenendo sull’intero ciclo di vita dei prodotti.
L’economia circolare richiede una nuova mentalità che ponga l’accento su innovazione, creatività e responsabilità, tutti valori fondamentali per Kering. La sfida consiste nel prolungare il ciclo di vita dei prodotti e reinventare il modo in cui utilizziamo e riutilizziamo i materiali.
Per rispondere ai principi dell’economia circolare e crescere in maniera sempre più sostenibile, Kering presenta nel 2021 il suo obiettivo circolarità basato su quattro pilastri: promuovere il lusso sostenibile, adottare un approccio olistico, innovare per gestire meglio le risorse e collaborare con tutto il settore.
Scopri qui di seguito le azioni del Gruppo per ognuno di questi pilastri.
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Promuovere il lusso sostenibile
Le creazioni delle Maison del Gruppo sono frutto di un know-how e di una tecnica artigianale di eccellenza. Sono ideate e realizzate utilizzando materiali unici e sono sottoposte a rigorosi controlli di qualità per garantire la massima durata e la loro sostenibilità. Per promuovere la sostenibilità le Maison offrono ai propri clienti servizi di riparazione che permettono di mantenere la qualità dei prodotti e di assicurarne una maggiore durata.
Kering analizza inoltre nuovi modelli di business per preservare il valore dei prodotti e prolungarne il ciclo di vita. Per raggiungere questo obiettivo, la vendita di prodotti di seconda mano costituisce un punto di riflessione strategico per il Gruppo, che nel 2021 ha deciso di investire in Vestiaire Collective, la prima piattaforma mondiale di moda di seconda mano.
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Adottare un approccio olistico
L’approccio circolare inizia dall’estrazione delle materie prime: per ideare prodotti che durino nel tempo, le Maison devono accertarsi che i materiali utilizzati siano di qualità eccellente e che siano prodotti rispettando e rigenerando la natura. Questo approccio deve riguardare anche il processo di approvvigionamento: ecco perché Kering lavora per accelerare la transizione del Gruppo verso l’agricoltura rigenerativa e adotta metodi di approvvigionamento e produzione sempre più sostenibili.
Per incrementare l’efficacia energetica, ridurre l’inquinamento e gestire i rifiuti connessi ai processi di produzione, il Gruppo lavora in stretta collaborazione con il programma Clean by Design, migliorando così i risultati della sua produzione tessile. Kering trasforma anche i suoi processi produttivi, in particolare per evitare gli scarti di microfibre tessili.
Gli Standard di Kering per le materie prime e i processi produttivi elencano una serie di criteri ambientali per ogni materiale usato dal Gruppo, dal cotone all’oro. Questi standard promuovono l’utilizzo di materie prime pensate per la circolarità: non impoveriscono i terreni, sono rinnovabili e provengono dall’agricoltura rigenerativa o da prodotti riciclati. Kering si impegna a rispettare completamente questi standard entro il 2025.
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Innovare per gestire meglio le risorse
Per raggiungere un modello di business basato sulla circolarità, Kering condivide le risorse tra tutte le sue Maison per ridurre i rifiuti, eliminare la plastica monouso e promuovere l’adozione di migliori pratiche nel settore. Inoltre, il Gruppo ricorre sempre di più all’intelligenza artificiale per prevedere in maniera più efficace le vendite e ridurre al massimo gli stock in eccesso.
Negli ultimi due anni, Kering e le sue Maison hanno contattato oltre 100 partner e messo in atto 65 iniziative in collaborazione con imprese sociali che lavorano sulla raccolta differenziata, la vendita e il riciclo di abiti e accessori. Kering sostiene anche programmi di imprese sociali per formare all’upcycling: alcuni esempi sono il programma Le Relais per i tessuti e le divise usate e Tissons la Solidarité, una rete comunitaria che crea competenze e posti di lavoro connessi al riciclo degli abiti.
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Collaborare con tutto il settore
Kering sostiene che la transizione verso un’economia circolare necessiti una cooperazione intra e intersettoriale, per questo collabora con diversi esperti del settore, come Consortium Microfibre, Apparel Impact Institute, Fashion for Good e Fondation MacArthur.
L’ONG italiana Legambiente garantisce un audit trasparente delle azioni del Gruppo per assicurare che portino a un cambiamento di paradigma verso un modello circolare.
La Global Fashion Agenda, di cui Kering è partner strategico, a maggio 2017 ha lanciato un appello per accelerare la transizione verso l’economia circolare e nel 2018 ha pubblicato alcune guide operative per la sua attuazione.
L’obiettivo è garantire un approvvigionamento sostenibile e interamente tracciabile delle materie prime.
Laboratori di innovazione
Kering adotta soluzioni e processi all’avanguardia che puntano alla diffusione su larga scala di pratiche sostenibili.
Processi produttivi
I processi produttivi migliorati e ottimizzati sono il motore dell’agenda sociale e ambientale di Kering.
Nuovi modelli di business
Kering mette in atto costantemente innovazioni dirompenti per trasformare i modelli tradizionali del lusso con un focus sulla digitalizzazione, l’intelligenza artificiale (AI) e l’innovazione sociale.
Upcycling, riciclo e rigenerazione
L’upcycling, il riciclo e i processi di rigenerazione sono fattori chiave per il rinnovamento delle industrie della moda e del lusso.