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Pilastro centrale della visibilità del programma, i Talks danno voce a tutte le professioni del cinema e rappresentano un mezzo efficace per portare all’attenzione generale la causa della parità di genere.
I Talks hanno ospitato diverse personalità eminenti dell’industria cinematografica, come Agnès Varda, Jodie Foster, Nadine Labaki, Chloë Sevigny, Diane Kruger, Carey Mulligan, Emilia Clarke, ma anche Stacy L. Smith - ricercatrice e docente presso USC Annenberg, nonché ideatrice di Inclusion Rider - ad una tavola rotonda tenutasi durante il 72° Festival de Cannes.
Inizialmente programmati durante il Festival de Cannes, i Talks sono ora organizzati in tutto il mondo, nel corso di tutto l’anno (Rencontres d’Arles, Rencontres 7e Art Lausanne, Parigi, New York, Salt Lake City, Shanghai, Tokyo e tanti altri). I Talks si sono anche aperti alla letteratura, accogliendo Leïla Slimani durante i Rencontres 7e Art Lausanne. Giornalista e scrittrice, Slimani discute la questione femminista, il ruolo rivestito dagli uomini nella letteratura e, più in generale, nella cultura.
Dopo oltre 40 Talks che hanno attratto oltre 70 figure eminenti del mondo del cinema, Women In Motion è divenuto piattaforma d’elezione per contribuire a cambiare le mentalità e a rendere omaggio alle donne influenti, nonché a pensare sia al ruolo delle donne che al riconoscimento che ricevono nelle arti e nella cultura.
Come parte della collaborazione con Rencontres d’Arles, Kering ha annunciato la creazione del Women In Motion LAB, lanciato in parallelo con l’Award. I primi anni del Women In Motion LAB saranno dedicati a mettere in luce il contributo delle donne al mondo della storia della fotografia. Il lavoro porterà alla pubblicazione di un libro, in collaborazione con la casa editrice francese éditions Textuel.
Il progetto, capeggiato dalle storiche Luce Lebart e Marie Robert, si concentrerà sulle carriere e sul lavoro di circa 300 donne che hanno lasciato il segno sulla fotografia sin dai suoi esordi, in ogni continente.